(testo condiviso dalla pagina FB del Ragdoll Cat Club Italiano)
Un Ragdoll per essere definito tale deve essere in possesso del Pedigree rilasciato o registrato in una delle Associazioni Feline autorizzate dal Ministero, una sorta di carta d’ identità che ne certifica la Razza e la Genealogia.
Forse però non tutti sanno che all’interno della stessa razza possiamo fare una distinzione tra:
- Ragdoll con Pedigree Tradizionale
- Ragdoll con pedigree non Tradizionale.
Molti pensano che un Ragdoll sia tradizionale se ha un pedigree e si presenta nei colori seal, blu, chocolate, lilac e spesso si fermano a guardare le 4 o 5 generazioni che esso contiene.
In realtà non è affatto così: per distinguere un Ragdoll Tradizionale da un Ragdoll non Tradizionale bisogna risalire a tutti gli antenati fino ai gatti fondatori.
Per capire meglio dobbiamo andare un po’ indietro nel tempo fino alle origini del Ragdoll.
Il Ragdoll non è una razza naturale ma è stata creata negli anni ’60 da un’allevatrice Californiana di nome Ann Baker partendo da una gattina simil persiana di nome Josephine, considerata la capostipite di tutti i ragdoll.
Con chi si accoppiò la prima volta Josephine sappiamo molto poco, forse un gatto point guantato, ma le vere origini sono sempre state avvolte dal mistero.
Sappiamo però che da Jospephine e questo gatto sconosciuto nacquero dei cuccioli con un temperamento particolarmente dolce e rilassato tanto da spingere l’allevatrice a proseguire nella selezione e addirittura ottenerne un brevetto.
Ann Baker fece un lungo e attento lavoro di selezione al fine di ottenere le tre varietà che conosciamo, ovvero mitted , bicolor e colorpoint, nei colori seal, blu, chocolate e lilac: il Ragdoll selezionato alle origini presentava solo queste tre varietà e questi quattro colori.
Nel corso degli anni 80 e 90 furono permessi incroci con altre razze con l’intento di allargare il pool genetico o semplicemente per ottenere nuovi colori e nuovi disegni: ebbene, questi ragdoll non sono considerati Tradizionali.
Il Ragdoll Tradizionale deve:
- risalire ai tre gatti fondatori (tra cui Josephine)
- non deve avere nella sua genealogia ragdoll rossi, crema, tortie, torbie, tigrati, solidi, mink e sepia.
- nessun incrocio con altre razze (persiani, balinesi, birmani e quant’altro).
Il Ragdoll non Tradizionale invece si può fenotipicamente presentare nei colori tradizionali
ma può anche essere rosso, crema, tigrato o tortie o averli tra gli antenati (colori considerati nuovi ed ottenuti attraverso incroci con altre razze).
Ad oggi la maggior parte dei Ragdoll in circolazione a livello mondiale ha pedigree “Non Tradizionali”: sono pochissimi sia in Italia che all’estero gli allevatori che continuano a preservare, seppur con enorme difficoltà, queste antiche e preziose linee, senza incroci con altre razze.
Ovviamente sono entrembe scelte allevatoriali degne di rispetto, purché si allevi con scienza e coscienza, nel pieno rispetto della salute, del carattere e dello standard di questa razza unica e meravigliosa.